Quartetto Gagliano – Marco Cappelli

19 marzo, ore 19:00

Carlo Dumont – violino
Sergio Carnevale – violino
Luciano Barbieri – viola
Manuela Albano – violoncello
Marco Cappelli – chitarra

Special guest: Raffaella Caianiello – nacchere, danza

 

FRANTZ JOSEF HAYDN
Quinten Quartet Op.76 n.2

FRANTZ JOSEF HAYDN
Quartet op. 2 n. 2 per chit. vl. vla. cello (Trascr. Karl Scheit)

MARIO CASTELNUOVO TEDESCO
Capriccio Diabolico op.85 (omaggio a Paganini) per chit.

NICCOLÒ PAGANINI
Sonata Concertata op. 61 per chit. e vl.

LUIGI BOCCHERINI
Quintetto n. 4 in Re maggiore (Fandango) per chit. e archi

 

MARCO CAPPELLI

Marco Cappelli e` nato a Napoli e ha studiato chitarra classica con Oscar Ghiglia presso la Musik Akademie di Basilea. Subito dopo la formazione ha seguito un singolare percorso artistico che lo vede attualmente passare con disinvoltura dall’esecuzione di musica scritta alla pratica dell’improvvisazione, attraversando i confini tra generi musicali.

Ha collaborato con Avi Avital, Daniele Del Monaco, Michel Godard, Butch Morris, Franco Piersanti, Enrico Rava, Marc Ribot, Adam Rudolph, Raiz, Elliott Sharp, Giovanni Sollima, Markus Stockhausen, Cristina Zavalloni (…)

Suona regolarmente tanto in prestigiose stagioni concertistiche di musica classica e contemporanea che in importanti festival di jazz e di improvvisazione in Europa, Usa, Sud Corea, Giappone e Cina, sia come solista che in diverse combinazioni di ensemble.

Marco Cappelli divide il suo tempo tra Palermo (dove insegna chitarra classica al Conservatorio A. Scarlatti) e New York, dove interagisce con la ricchissima scena musicale della Grande Mela.

Attivo compositore, scrive musiche per la danza (collaborando con compagnie come Armitage Gone! Dance e Young Soon Kim Dance Company di New York), il teatro (lavorando insieme con lo scrittore Maurizio De Giovanni e l’attore Andrea Renzi) e il cinema (firmando colonne sonore per registi del calibro di Leonardo Di Costanzo e Salvo Cuccia). Impossibile da collocare in un genere è l’animazione del fumetto In The Shadow of No Tower (in collaborazione con il disegnatore Art Spiegelman e l’attore John Turturro)

La sua ricca discografia – pubblicata da etichette di prestigio internazionale come Mode Records e Tzadik – spazia da album solistici e cameristici (con monografie dedicate ad autori come Hans Werner Henze e Goffredo Petrassi) ai suoi progetti personali come band leader, ed include due cd con la sua Italian Surf Academy e tre con il Marco Cappelli Acoustic Trio. Immintente l’uscita di due nuovi lavori con il trio 3 Cards Trick e l’ensemble IDR_Italian Doc Remix.

QUARTETTO D’ARCHI GAGLIANO

Il Quartetto d’archi Gagliano, che con il proprio nome rende omaggio alla più celebre famiglia di liutai napoletani, vede confluire al suo interno consolidate esperienze cameristiche e precedenti esperienze professionali nell’ambito della musica da camera: i violinisti Carlo Dumont e Sergio Carnevale, il violista Luciano Barbieri e la violoncellista Manuela Albano. La prima formazione, che all’epoca portava un altro nome, iniziò a lavorare insieme nel 1987 grazie all’incoraggiamento del Gabrieli String Quartet di Londra, seguendo i “Corsi di Perfezionamento Strumentale e di Interpretazione Musicale” a Sermoneta e suonando al Festival Pontino.

Nel 1995, dopo essere stato ascoltato dal Quartetto Alban Berg, il quartetto è stato invitato a perfezionarsi con loro presso la Musikhochschule di Lubecca (Germania), lavorando con Günter Pichler, Thomas Kakuska e Valentin Erben.
Nel 1997 grazie all’ “Amadeus Scholarship Fund”, gli viene assegnata una borsa di studio che gli consente di studiare con il Quartetto Amadeus presso la Royal Academy of Music di Londra.

Parallelamente all’attività didattica, il quartetto ha svolto attività concertistica, suonando nelle principali città europee (Londra, Ginevra, Lubecca, Amsterdam, Barcellona, Roma, Parigi, Lugano, Sofia, Bruxelles, Budapest), tenendo sia recital, che cicli monografici (Boccherini 2005, Mozart 2006, Haydn e Mendelssohn 2009, Schumann 2010), partecipando a tourné e festival internazionali. Interprete del più significativo repertorio quartettistico, il Quartetto Gagliano suona sovente con strumentisti ospiti, con cui collabora in diverse formazioni dal quintetto all’ottetto, tra cui si ricorda Bruno Giuranna, Antony Pay, Ursula Hollinger, Peter-Lukas Graf, Jean-Francois Tollier, Alessandro Carbonare, Bruno Mezzena.

Il quartetto, il cui repertorio spazia da “L’ Arte della Fuga” di J.S.Bach fino alle più recenti avanguardie, con l’obiettivo di ampliare il repertorio tradizionale, si dedica costantemente al lavoro di ricerca per la riscoperta della musica da camera di autori di scuola napoletana (Giuseppe Martucci, Franco Alfano, Alessandro e Achille Longo, Mario Pilati, etc.), eseguendo e registrando lavori spesso inediti.

Nella stagione 20013/14 il quartetto ha presentato, partendo dal Festival di Cartagine (Tunisi), un programma di raro ascolto dedicato al percorso che dalle prime forme strumentali cinquecentesche a quattro voci, conduce fino al ‘700 alla nascita del quartetto d’archi in Italia.

Nel 2014 l’International Yehudi Menuhin Foundation ha invitato il quartetto a suonare Rossini, Verdi e Puccini in occasione dell’annuale gala di fine anno, presso il Théatre du Parc di Bruxelles.
Per la stagione 2019/2020, in occasione del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, il Gagliano suonerà l’integrale dei quartetti per archi nelle principali città italiane.