PROGRAMMA ARTISTICO PER
VIVA CULTURA
EVENTI ESTATE 2022
COMUNE DI SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO
Corte del Palazzo Ferrajoli

 

Domenica 10 luglio
La cantata popolare
Carlo Faiello e l’Ensemble Orchestra Santa Chiara

Carlo Faiello, ideatore e maestro concertatore de La Notte della Tammorra; autore e compositore della Nuova Compagnia di Canto Popolare, Lina Sastri, Roberto Murolo, Peppe Barra, Isa Danieli, propone per la festa del mare “Cantata Popolare”.
Cantata Popolare è un vero e proprio evento speciale, un Concerto Corale con tanti ospiti della canzone napoletana, folk e contemporanea. Un insieme di artisti legati da una storia comune e allo stesso tempo diversa che hanno contribuito a diffondere nel mondo la Musica Popolare Partenopea.
Il repertorio spazia da una successione di brani classici sostenuti dal ritmo coinvolgente della Tammurriata e della Tarantella alle canzoni contemporanee di Carlo Faiello, oltre che dei singoli ospiti, che proiettano Napoli come ‘Città Universale’. Una Produzione importante per un Concerto sorprendentemente attuale; realizzato per quel pubblico che ha voglia di uscire, rivedersi e divertirsi; cantando e danzando il piacere
della vita e la gioia di stare insieme.

Domenica 17 luglio
I Maltesi Tributo a Faber Cover band di Fabrizio De André

Un tributo a Fabrizio De André nato dalla smisurata passione che lega tutti i componenti della Band alla musica del grande cantautore genovese. La straordinaria somiglianza della voce di Dario Di Stefano a quella di De Andrè è il valore aggiunto per un ensemble che ripropone fedelmente gli arrangiamenti originali. Chiudete gli occhi e sognate, come avete fatto tanti anni fa.
L’idea di proporre un tributo a Fabrizio De André nasce per caso, anzi quasi per gioco, sicuramente per la smisurata passione che lega indistintamente tutti i componenti della Band alla musica del grande cantautore genovese.
Indubbiamente, la straordinaria somiglianza della voce di Dario Di Stefano è il valore aggiunto per un ensemble che ripropone fedelmente gli arrangiamenti originali, nonché quelli (splendidi e molto ricercati) dell’ultimo tour di De André.

Martedì 19 luglio
Una famiglia armena
Presentazione del libro di Lauraa Ephrikian

Sfogliando ad una ad una le pagine di questo libro di Laura Ephrikian, par quasi di udire la sua voce dolce e melodiosa come una poesia. Quella voce che cattura chiunque la ascolti, chiunque la incontri lungo il proprio cammino. Rapisce, incanta, Laura. E ancora una volta la nostra beneamata autrice ha scelto con cura, passione e Amore le parole da scrivere per esprimere al meglio fatti, episodi – del proprio adorato e “sentito” passato – che alla fine sgorgano inevitabilmente in un solo argomento a lei sempre caro: le sue origini armene. Un passato che con il trascorrere del tempo è diventato sempre più prezioso per lei, sempre più forte da non potere passare più inosservato, dunque un passato vissuto nella notte dei tempi, ma forse non compreso appieno, riscoperto con la maturità, un passato studiato – non senza sofferenza e lacrime – nei minimi dettagli, “digerito”, riesaminato, accettato ed esploso.
Il manoscritto prende le mosse, in maniera del tutto naturale, dalle origini: la travagliata e meravigliosa storia d’amore dei nonni Akop e Laura vissuta da noi lettori tramite le poetiche lettere che si scrivevano, il rapporto di Laura con il padre e con la madre. Prefazione di Walter Veltroni.

Mercoledì 20 luglio
Scirocco Napoletano
con Vincenzo Costanzo e Gennaro Moné

Lo spettacolo è basato sulla canzone classica napoletana cantata e suonata in chiave etnico-popolare. I due protagonisti i tenori Vincenzo Costanzo e Gennaro Monè saranno accompagnati da Contrabbasista, percussionista, mandolinista, violinista e chitarrista in un viaggio fatto di ritmo, danze e canto verace, con la narrazione dei testi di Giovanni Battista, fatta di aneddoti storici e curiosità, porterà il pubblico a vivere una storia musicale fatta di tante emozioni.
Vincenzo Costanzo e Gennaro Monè iniziano la loro collaborazione 3 anni fa da un’idea in comune che voleva raggruppare i suoni della voce tenorile alla musica etnica-popolare in un modo mai esperimentato prima.
Dopo un lungo lavoro di squadra è nato Scirocco Napoletano che vuole riassumere la forza e la magnificenza di una Napoli vista con altri occhi.

Mercoledì 27 luglio
Teneri assassini

Presentazione del libro di Isaia Sales

Venerdì 26 agosto
Il Jazzista, dal libro all’opera

con Salvatore Tranchini

Domenica 28 agosto
Colapesce, oltre la leggenda
con Alessandro D’auria e Pietro Pignatelli

La Leggenda di Niccolò Pesce, detto Colapesce, “affonda” le sue radici in acque assai lontane nel tempo. La prima testimonianza risale al XII secolo: un poeta franco-provenzale racconta le venture di un certo Nichola che viveva in mare, come un pesce.
Da allora, la storia di Nicola (detto Cola) è stata raccontata e illustrata in tanti modi, soprattutto grazie alla tradizione orale, passando di bocca in bocca, ed è stata ascoltata da grandi e piccini. Ad oggi si parla ancora di questo personaggio enigmatico e c’è chi lo ricorda, attraverso le canzoni, come nel caso dei Baraonna.
Autori di chiara fama hanno raccontato la storia di Colapesce, come Italo Calvino, Benedetto Croce, Raffaele Viviani e tanti altri.
La trasposizione teatrale che hanno ideato e proposto Pietro Pignatelli e Alessandro D’Auria, con la scrittura di Angelo Ruta, narra di un ragazzo innamorato del mare, a tal punto, da ripudiare il lavoro impostogli dalla madre, rimasta vedova, e dagli uomini del paese in cui vive: diventare pescatore – che la notte dorme sulla terraferma e usa il mare solo per i propri interessi –
Questo suo atteggiamento accende l’ira della madre che, in un momento di grande disperazione, gli lancia contro un anatema: <<che tu possa non tornare più da quel mare che tanto difendi e desideri>>.
Abilissimo nelle immersioni e nel trattenere il fiato anche per un tempo indefinito, è sempre pronto ad esplorare gli abissi marini, popolati da pesci d’ogni genere e custodi di ricchi tesori.
Diventa così noto da impressionare addirittura il Re: affascinato dalle abilità del ragazzo e allo stesso tempo invidioso delle sue insolite capacità, gli propone di continuo sfide azzardate. A volte per dileggio, altre per pura avidità <<se esistono tesori in fondo al mare, devono essere miei!>> Fino ad arrivare al punto di sparare, con un cannone, la propria corona a chilometri di distanza dalla riva per poi ordinare a Colapesce di riportargliela intatta.
Il ragazzo però da quella sfida non tornerà più sulla terraferma, deciso ormai a vivere per sempre nel suo mondo sommerso, in compagnia di pesci divenuti nel frattempo i suoi più cari amici. E la corona? A decisione plebiscitaria, i pesci lo incoronano e nominano Re dei mari, che Colapesce si impegnerà a proteggere e ad amare per il resto dei suoi giorni.

Mercoledì 31 agosto
KHYgghJe’

Presentazione del libro di Pino Lodato

Sabato 3 settembre
No grazie
con Adriano Falivene

Lo spettacolo, tradotto dal francese al napoletano si trasforma da un’opera di 42 personaggi parlanti a un lavoro per attore solo in chiave onirica del “Cyrano de Bergerac” di E. Rostand. La vicenda vede in “Ciro Ercole Savignano detto Cyrano” l’incarnazione dell’eroe francese, ribelle, sognatore, poeta e spadaccino. “L’esigenza” di mettere in scena questo testo trova le sue ragioni nelle parole del monologo “No Grazie!”, emblema della battaglia al compromesso, della rinuncia all’opportunismo, della possibilità di opporsi a ciò che rende l’uomo corrotto.
La figura di Cirano incarna perfettamente l’animus partenopeo, irriverente, comico, impavido, colto e che sa colpire quando c’è da colpire. Abile nella trasformazione di un difetto in un punto a favore. Una maschera, naturale la sua, in questo caso simile ad un Pulcinella spadaccino e poeta. La messa in scena prevede il lavoro di un attore, il quale interpreta i tre personaggi principali dell’opera originale, dichiarando al pubblico il suo gioco di interprete e creatore, manovrando i fili di una storia, quella del Cyrano, alla quale aggiunge una sua colonna sonora, grazie all’aiuto di strumenti quali chitarra, ukulele e varie percussioni. La drammaturgia e l’interpretazione assumono una cifra stilistica surreale nei costumi, negli elementi scenografici e nella fusione di arti circensi, di elementi del teatro di figura e di immagine. Vedremo lo stesso Cirano destreggiarsi in doti da equilibrista sulla sfera circense quando finalmente, compresa l’impossibilità della conquista onesta del suo amore, preferirà andare via libero di poter camminare sulla sua adorata luna piuttosto che piegarsi o svendersi. Quest’opera vuole essere un grido che esorta a combattere per i propri ideali al fine di ritrovare, in un periodo storico come il nostro, valori quali la meritocrazia e la lealtà. Proprio come Cirano, nessuno può piegare colui che crede in se stesso, colui che accetta i suoi difetti, colui che sprezzante di tutto, oggi, ha ancora il coraggio di dire “No, grazie!”.

Domenica 11 settembre
Alma Partenopea
con Tony Esposito

Tony Esposito, all’anagrafe Antonio Esposito è nato a Napoli nel 1950 ed è un musicista, cantautore e percussionista italiano. Nei primi anni ’70 collaborò con molti artisti importanti fra cui: Francesco De Gregori, Alan Sorrenti, Teresa Se Sio. Il debutto da solista avvenne nel 1975 con l’album “Rosso Napoletano” prodotto da Paul Buckmaster. Ma è nel 1984 e nel 1985 che raggiunge il maggior successo, vincendo due volte consecutive il disco per l’estate con “Kalimba De Luna” e “As tu As”. Con il primo vende oltre 5 milioni di copie in tutto il mondo. Nel 1986 vince il Nastro d’Argento per la colonna sonora di “Un complicato intrigo di donne vicoli e delitti” di Lina Wertmuller. Nel 1987 partecipò al Festival di Sanremo con “Sinuè”. La sua collaborazione più importante è con il grande artista napoletano Pino Daniele, sarà infatti parte della Super Band che lo accompagnerà in importanti dischi e tournee.
Alma Partenopea è il progetto musicale nato da 3 grandi artisti partenopei come Gianni Guarracino, chitarrista di Pino Daniele, Leo D’Angelo, corista di Eduardo di Crescenzo e Andrea Carboni, percussionista di Enzo Avitabile.
Il progetto “Alma Partenopea” di Gianni Guarracino e Leo D’Angelo nasce dalla voglia di riproporre due grandissimi artisti come Pino Daniele ed Pino Daniele in una chiave tutta nuova. “È la fusione di due radici musicali – spiega D’Angelo – quella pop rock, blues, world music di Pino Daniele e quella più pop vocale di Eduardo De Crescenzo”. Non possiamo parlare di cover, ma di una interpretazione del tutto originale del repertorio di entrambi gli artisti, che ormai appartengono al patrimonio musicale artistico della ‘classica’ partenopea e che hanno avuto l’onore di collaborare con questi due mostri sacri della musica italiana. Spiccano gli arrangiamenti di Guarracino, capace con le sue dita di far parlare la chitarra, che si sposano perfettamente con le sonorità vocali di D’Angelo, abile a raggiungere estensioni tenorili.