WIRELESS WIPPETS
Mostra di science art a cura di Marina Iorio
- Dal 21 marzo al 19 maggio 2024
- Rassegna Mtr2 | musica ⇌ teatro ⇌ ricerca | progetto Sparrt (Spazio Arti & Ricerca)
- Produzione: FONDAZIONE IL CANTO DI VIRGILIO in collaborazione con l’Associazione Quidra
PRESENTAZIONE
La mostra di Marina Iorio, promossa dalla Fondazione Il Canto di Virgilio nell’ambito della rassegna Mtr2 | musica ⇌ teatro ⇌ ricerca | progetto Sparrt (Spazio Arti & Ricerca), ripercorre il lavoro di ricerca espressiva iniziato dall’artista da oltre dieci anni e, come per le fasi che l’hanno preceduta, si pone sotto il segno del connubio e dell’interazione tra scienza e arte. Nelle sei opere in mostra, il punto di partenza è ancora rappresentato dall’utilizzo di una specifica tecnologia, il Multibeam Side Scan Sonar (Mbes), che, ancorato sotto la chiglia delle navi, produce fasci di onde sonore utilizzati poi per visualizzare le morfologie marine e oceaniche. Si tratta, quindi, di suoni che si trasformano in immagini in virtù dei colori associati ai differenti livelli di profondità. La rappresentazione cromatica così ottenuta è il punto di partenza scientifico successivamente elaborato in forma espressiva dall’artista che, in questa circostanza, introduce una significativa innovazione costituita dall’utilizzo dell’acquerello.
Rispetto alle produzioni precedenti dell’artista, queste opere si caratterizzano per una certa tendenza a valorizzare l’aspetto antropomorfo delle forme, come del resto già implicitamente evidenziato dal titolo Wireless Puppets (Marionette senza fili) scelto per la mostra. Il riferimento alle marionette risulta mediato, per esplicita ammissione dell’artista, dalla ricerca e dall’esperienza di un particolare tipo di danza, sviluppato dal coreografo tedesco Marco Goecke, che valorizza la disarticolazione del movimento creando una sorta di analogia con le marionette.
In questo modo, la danza diviene la radice simbolica di cui Marina Iorio si serve per dare voce non solo a una fase ulteriore della sua ricerca, ma anche – e più specificamente – per ricondurre le opere esposte alla loro genesi. Attraverso di esse l’artista cerca, infatti, di dare espressione al senso di smarrimento che la recente esperienza della pandemia ha generato, mettendo l’uomo di fronte alle sue debolezze, alle sue criticità, alla difficoltà di dare un senso agli eventi di cui è, spesso involontariamente, protagonista.
A partire, quindi, da un’esperienza largamente condivisa, Marina Iorio invita a tornare a porci con maggiore consapevolezza tante delle domande che da sempre caratterizzano la vita degli esseri umani. Non ultima, in considerazione della “duplicità” della sua figura e della sua esperienza personale, quella relativa alla natura della scienza, al ruolo che svolge o dovrebbe svolgere nella società, alle difficoltà che anch’essa affronta nel mantenersi “autonoma” all’interno di una realtà che ci appare sempre più spesso governata da forze invisibili e sovrastanti. Tutto ciò lo fa partendo da scienziata, ma chiedendo all’arte la forza espressiva che possa sollecitarci e renderci partecipi delle sue riflessioni.
LUOGO
Fondazione Il Canto di Virgilio
Domus Ars | Chiesa San Francesco delle Monache
Via Santa Chiara 10/C – Napoli
DATA
Dal 21 marzo al 19 maggio 2024
Per info: 0813425603 – segreteria@fondazioneilcantodivirgilio.it